Se sei un appassionato di viaggi in moto e desideri esplorare paesaggi autentici, l’itinerario tra Lunigiana e Appennino Tosco-Emiliano è ciò che fa per te. Questo affascinante viaggio ti porterà alla scoperta di luoghi ricchi di storia, cultura e tradizione. Partendo da Aulla, avrai l’opportunità di immergerti nella bellezza delle colline e dei borghi panoramici lungo il percorso. Una deviazione a Mulazzo ti condurrà in un gioiello medievale, mentre a Pontremoli potrai ammirare arte e tradizione nella suggestiva Lunigiana. Proseguendo verso il Passo della Cisa, raggiungerai un’icona per i motociclisti. Infine, Berceto ti regalerà un finale pittoresco con la sua cucina tipica. Questo itinerario unisce perfettamente natura e storia, offrendoti un’esperienza indimenticabile. Non perdere l’opportunità di condividere questo articolo con altri appassionati di viaggi in moto!
Partenza da Aulla: storia e cultura
Partenza da Aulla: storia e cultura Il viaggio in moto tra Lunigiana e Appennino Tosco-Emiliano ha inizio da Aulla, una città che vanta una ricca storia e una cultura affascinante. Situata nella provincia di Massa-Carrara, Aulla è un luogo che merita di essere esplorato. Qui è possibile immergersi nella storia visitando il Castello della Brunella, un’imponente fortezza medievale che offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle circostante. Gli amanti dell’arte possono invece visitare la Chiesa di San Caprasio, un gioiello architettonico con le sue splendide decorazioni e affreschi. Ma Aulla non è solo storia, è anche cultura. Durante il viaggio, i motociclisti avranno l’opportunità di scoprire le tradizioni locali partecipando a eventi culturali e sagre tipiche. Inoltre, la città offre numerosi ristoranti dove assaporare la cucina tradizionale toscana, con piatti come la ribollita o la bistecca alla fiorentina. Partire da Aulla significa iniziare il viaggio con il piede giusto, immersi nella storia e nella cultura di questa affascinante regione italiana. La città offre un’atmosfera autentica e autentica che renderà l’esperienza ancora più indimenticabile per i motociclisti in cerca di avventure su due ruote.
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Strade panoramiche tra colline e borghi
Le strade panoramiche tra colline e borghi offrono un’esperienza unica per i motociclisti che si avventurano nella Lunigiana e nell’Appennino Tosco-Emiliano. Questo tratto dell’itinerario è caratterizzato da una varietà di paesaggi mozzafiato, che spaziano dalle dolci colline ricoperte di vigneti alle imponenti montagne che si ergono all’orizzonte. Lungo il percorso, i motociclisti potranno ammirare i pittoreschi borghi medievali che punteggiano la campagna, catturando l’autenticità e la storia di questa regione.
Le strade sinuose e panoramiche offrono opportunità uniche per godersi il viaggio in moto, permettendo ai motociclisti di immergersi completamente nella bellezza naturale circostante. I panorami mozzafiato delle colline verdi che si estendono all’infinito e dei piccoli borghi arroccati sulle pendici creano un’atmosfera magica e suggestiva. Ogni curva offre una nuova sorpresa, rivelando panorami sempre diversi e affascinanti.
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Inoltre, le strade panoramiche conducono anche a borghi affascinanti, dove i motociclisti possono fare una sosta per esplorare l’architettura locale, assaggiare i prodotti tipici e immergersi nella cultura della zona. Questi borghi sono spesso nascosti tra le colline, offrendo un senso di intimità e autenticità che è difficile trovare altrove.
Per i motociclisti appassionati di viaggi avventurosi e immersivi, le strade panoramiche tra colline e borghi rappresentano una tappa imperdibile lungo questo itinerario. Attraversare queste strade significa vivere appieno l’essenza della Lunigiana e dell’Appennino Tosco-Emiliano, scoprendo paesaggi autentici e luoghi carichi di storia e cultura.
La deviazione a Mulazzo: un gioiello medievale
La deviazione a Mulazzo: un gioiello medievale
Una delle tappe imperdibili durante un viaggio in moto tra Lunigiana e Appennino Tosco-Emiliano è la deviazione a Mulazzo, un vero e proprio gioiello medievale. Situato su una collina panoramica, questo antico borgo offre ai visitatori un incantevole viaggio nel tempo. Le strette stradine acciottolate, le case in pietra e i caratteristici vicoli creano un’atmosfera suggestiva e romantica.
Mulazzo è famoso per il suo castello, che domina l’intera valle sottostante. Questa imponente fortezza risalente al XII secolo offre una vista mozzafiato sui dintorni e rappresenta uno dei simboli più importanti del borgo. All’interno del castello si possono ammirare antichi affreschi e reperti storici che raccontano la storia del territorio.
Oltre al castello, Mulazzo vanta anche altre attrazioni di interesse culturale, come la Chiesa di San Nicolò. Questo edificio religioso risalente al XIII secolo presenta un interessante mix di stili architettonici, tra cui il romanico e il gotico. All’interno della chiesa si possono ammirare pregevoli opere d’arte e affreschi che testimoniano la ricchezza artistica di Mulazzo nel corso dei secoli.
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Durante la visita a Mulazzo, non si può fare a meno di perdersi tra i vicoli del centro storico e scoprire angoli suggestivi e pittoreschi. I numerosi negozi di artigianato locale offrono l’opportunità di acquistare souvenir unici e di assaporare i prodotti tipici della zona.
Mulazzo, antico feudo imperiale della famiglia Malaspina dal 1164 con il titolo di marchesato, conserva ancora tracce del suo glorioso passato, nonostante gran parte delle sue imponenti fortificazioni sia andata perduta. Tra i resti più significativi spicca ciò che rimane della “Torre di Dante”, il nucleo centrale della primitiva struttura fortificata, risalente al X secolo. Alcune fonti ne attribuiscono l’origine all’epoca bizantina. Un tempo, la torre raggiungeva i sei piani e superava i 30 metri d’altezza, con accesso al primo piano tramite una scala in legno. Tuttavia, intorno al 1750, la sua altezza fu drasticamente ridotta per motivi di sicurezza. La torretta circolare che si trova oggi addossata alla struttura principale risale al XV secolo.
Unica nella Lunigiana per la sua forma esagonale, la Torre era originariamente cinta da una muraglia che racchiudeva un castello, ampliato in seguito da Corrado Malaspina l’Antico. Dante Alighieri fu ospite dei Malaspina proprio in questa residenza tra l’aprile del 1306 e la primavera del 1307. Già all’inizio del Cinquecento, del castello restavano solo rovine, e la Torre, rimasta intatta, fu utilizzata come fulcro delle feste cittadine, prigione e polveriera.
Sul versante opposto del borgo, rivolto verso il Genovesato, nel XVI secolo fu costruito un nuovo castello a scopo difensivo, per controllare il territorio e la viabilità che conduceva ai Casoni e alla Val di Vara. Questo castello divenne la dimora del ramo malaspiniano “del castello” e fu affiancato da un acquedotto, di cui oggi rimangono gli Archi, simbolo di Mulazzo. In questa zona si trovava anche la “Porta Soprana” (o Genovese), ancora oggi visibile, mentre la “Porta Sottana” era situata poco sopra l’Oratorio di San Rocco. Tuttavia, il terreno franoso portò al rapido declino del castello, costringendo i Malaspina a spostare la loro residenza nei pressi della Torre.
Nel 1500, il Marchese Giovan Cristoforo fece costruire un vasto palazzo recintato vicino alla Torre, rendendo quest’ultima inaccessibile al popolo. Gli accessi alla Torre erano infatti controllati dai marchesi, uno situato nella corte (oggi una scalinata) e un altro collegato al piano nobile del Palazzo tramite un camminamento ancora visibile.
Nel XVII secolo, durante l’invasione spagnola della Lunigiana, il Granduca Ferdinando I de’ Medici fortificò la Torre, aggiungendo bocche da fuoco e insediando un governatore granducale. Frequenti dispute tra il Comune di Mulazzo e i Malaspina sull’uso della Torre terminarono con un accordo che garantì al popolo l’accesso dietro il pagamento di un canone annuale. L’ultimo feudatario, Azzo Giacinto III, governò durante l’epoca napoleonica, segnando la fine di un’era storica per Mulazzo.
In conclusione, la deviazione a Mulazzo durante un viaggio in moto tra Lunigiana e Appennino Tosco-Emiliano è un’esperienza indimenticabile per gli amanti della storia e dell’architettura medievale. Questo piccolo gioiello incastonato tra le colline offre una piacevole immersione nel passato, regalando emozioni autentiche a chi decide di esplorarlo.
Pontremoli: arte e tradizione nella Lunigiana
Pontremoli, situata nella suggestiva regione della Lunigiana, è una destinazione che offre un’esperienza unica tra arte e tradizione. Questo affascinante borgo medievale è ricco di tesori culturali che testimoniano la sua storia millenaria. Una delle principali attrazioni di Pontremoli è il Castello del Piagnaro, un’imponente fortezza che domina la città. All’interno del castello si trova il Museo delle Statue Stele Lunigianesi, che conserva una collezione unica di antiche statue stele risalenti all’età del bronzo. Queste misteriose sculture di pietra rappresentano figure umane stilizzate e sono un esempio straordinario dell’arte preistorica della regione.
Oltre all’arte antica, Pontremoli vanta anche una vivace scena artistica contemporanea. Le sue strade sono adornate da numerose opere d’arte moderne, come murales e installazioni, che conferiscono alla città un’atmosfera creativa e stimolante. Inoltre, Pontremoli ospita ogni anno il “Premio Bancarella”, uno dei più importanti premi letterari italiani, che attira scrittori e appassionati di letteratura da tutto il paese.
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La tradizione culinaria di Pontremoli è un’altra caratteristica che merita di essere menzionata. La città è famosa per i suoi prodotti gastronomici tipici, come la testarolo, una pasta fresca servita con pesto o sugo di funghi porcini, e il panigaccio, una sorta di focaccia cotta su pietra e accompagnata da salumi e formaggi locali.
In conclusione, Pontremoli è una meta imperdibile per chi desidera immergersi nell’arte, nella storia e nelle tradizioni della Lunigiana. La sua ricchezza culturale, unita alla bellezza del suo centro storico ben conservato, ne fanno una tappa imprescindibile durante un viaggio in moto attraverso questa affascinante regione italiana.
Verso il Passo della Cisa: un’icona per motociclisti
Verso il Passo della Cisa: un’icona per gli amanti delle due ruote. Situato tra la Lunigiana e l’Appennino Tosco-Emiliano, il Passo della Cisa è una tappa imperdibile per i motociclisti in cerca di emozioni su strade panoramiche. Questa iconica via di transito collega la Toscana all’Emilia-Romagna, offrendo un percorso mozzafiato attraverso paesaggi suggestivi e incantevoli. Lungo il tragitto, si può ammirare la bellezza della natura circostante, con le sue colline verdi e i boschi secolari che si susseguono uno dopo l’altro. La strada verso il Passo della Cisa è caratterizzata da curve sinuose e tornanti che metteranno alla prova le abilità dei motociclisti più audaci. Oltre alla sfida tecnica, l’esperienza di percorrere questa strada offre anche la possibilità di scoprire borghi pittoreschi lungo il tragitto, dove si possono gustare prelibatezze culinarie tipiche della zona. Il Passo della Cisa rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di moto, che spesso organizzano raduni e eventi lungo questo percorso affascinante. Grazie alla sua posizione strategica e alla sua bellezza naturale, il Passo della Cisa è diventato nel tempo una meta ambita per i motociclisti provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.
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Percorrere questa strada significa immergersi in un’avventura indimenticabile, fatta di paesaggi autentici e sensazioni uniche che solo i veri amanti delle due ruote possono comprendere appieno.
Berceto: un finale pittoresco con cucina tipica
Berceto è un incantevole borgo situato lungo l’itinerario tra Lunigiana e l’Appennino Tosco-Emiliano. Questa pittoresca località offre non solo paesaggi mozzafiato, ma anche una cucina tipica che delizierà i palati di ogni motociclista.
Una tappa a Berceto è un vero piacere per gli amanti della buona tavola. I ristoranti e le trattorie locali offrono una varietà di piatti tradizionali preparati con ingredienti freschi e di qualità. Qui potrete gustare specialità come tortelli di erbetta, pisarei e fasò, gnocco fritto e tanti altri piatti tipici della cucina emiliana. Ogni boccone sarà un’esplosione di sapori autentici che vi faranno apprezzare ancora di più la tradizione culinaria di questa regione.
Oltre alla sua eccellente gastronomia, Berceto è anche un luogo affascinante da esplorare. Il centro storico conserva ancora l’atmosfera medievale con le sue stradine lastricate e le antiche mura. Potrete passeggiare tra le caratteristiche case in pietra e ammirare i suggestivi scorci panoramici sulla valle circostante.
Per chi ama la natura, Berceto offre anche numerosi sentieri escursionistici che permettono di immergersi completamente nella bellezza del paesaggio appenninico. Potrete fare una passeggiata rigenerante lungo i sentieri boschivi o avventurarvi in escursioni più impegnative verso le cime circostanti.
In conclusione, Berceto rappresenta un finale pittoresco per questo itinerario in moto tra Lunigiana e l’Appennino Tosco-Emiliano. La combinazione tra la bellezza dei paesaggi, la ricchezza culturale del borgo e l’ottima cucina tipica rendono questa tappa un’esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di viaggi in moto. Non perdete l’occasione di scoprire tutto ciò che Berceto ha da offrire!
Conclusioni: un itinerario che unisce natura e storia
Le conclusioni di questo itinerario in moto tra Lunigiana e Appennino Tosco-Emiliano sono davvero entusiasmanti. Durante il viaggio, si è avuto l’opportunità di esplorare paesaggi autentici che uniscono armoniosamente la bellezza della natura con la ricchezza storica della regione. Lungo le strade panoramiche tra colline e borghi, si è potuto ammirare la varietà di panorami mozzafiato che caratterizzano questa zona, dalla maestosità delle montagne all’eleganza dei vigneti. La deviazione a Mulazzo è stata una piacevole sorpresa, con il suo gioiello medievale che ha permesso di immergersi nell’atmosfera antica e suggestiva del passato. Pontremoli, invece, ha offerto un mix perfetto tra arte e tradizione, con i suoi musei e le sue manifestazioni culturali che hanno arricchito ulteriormente l’esperienza del viaggio. Il Passo della Cisa è diventato un’icona per i motociclisti, grazie alla sua posizione strategica e alle sue strade panoramiche che offrono un’emozionante sfida per gli amanti delle due ruote. Infine, Berceto ha regalato un finale pittoresco all’itinerario, con la sua cucina tipica che ha deliziato i palati di chiunque abbia deciso di fermarsi per assaporare le prelibatezze locali. In conclusione, questo itinerario rappresenta una perfetta combinazione tra natura e storia, offrendo ai viaggiatori un’esperienza completa ed emozionante. Non esitate a condividere questo articolo per far conoscere a tutti l’affascinante bellezza di questa regione.
Alla fine di questo affascinante viaggio in moto tra Lunigiana e Appennino Tosco-Emiliano, abbiamo avuto l’opportunità di immergerci in paesaggi autentici e scoprire la storia e la cultura di questa regione. Abbiamo attraversato strade panoramiche che ci hanno regalato panorami mozzafiato, passando per borghi incantevoli che sembrano fermarsi nel tempo. La deviazione a Mulazzo ci ha regalato un gioiello medievale da ammirare, mentre a Pontremoli abbiamo potuto apprezzare l’arte e la tradizione della Lunigiana. Il Passo della Cisa è stato un’icona per noi motociclisti, una tappa imperdibile per godere delle emozioni della guida su strade tortuose. Infine, il pittoresco finale a Berceto ci ha deliziato con la sua cucina tipica. Questo itinerario ci ha permesso di unire la natura e la storia in un modo unico. Ora che abbiamo esplorato queste meraviglie, possiamo riflettere sulle esperienze vissute e pensare a quale sarà il prossimo affascinante viaggio in moto da intraprendere.
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