Ciao a tutti, sono Riccardo del team di Moto Maps.it, e oggi voglio condividere con voi la mia ultima avventura in moto attraverso i passi dolomitici del Veneto. È stato un viaggio emozionante, ricco di panorami spettacolari e strade mozzafiato.
Dopo una notte di riposo vicino a Vittorio Veneto, mi sono svegliato presto con l’entusiasmo di iniziare la mia avventura. Con il fresco mattutino di giugno e il sole che faceva capolino all’orizzonte, ho acceso la moto, sentendo l’adrenalina scorrere.
Vittorio Veneto
Prima di partire, ho voluto esplorare a fondo il centro storico di Vittorio Veneto, un luogo che avevo sempre trascurato. Il Quartiere di Serravalle, con la splendida Piazza Flaminio circondata da palazzi rinascimentali, mi ha subito conquistato. Ho visitato la Chiesa di Santa Maria Nova e passeggiato tra le stradine medievali, godendo della calma mattutina. Nel Quartiere di Ceneda, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Castello di San Martino hanno aggiunto un tocco di magia alla mia mattinata, lasciandomi incantato dalla loro bellezza storica.
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Passo San Boldo
Verso le 10:00 sono partito per Il Passo San Boldo, che è stato la prima grande sfida della giornata. Guidare attraverso i suoi tornanti stretti e le gallerie scavate nella roccia è stata un’esperienza adrenalinica. Ogni curva mi offriva una vista diversa e mozzafiato, con la luce che filtrava attraverso le gallerie creando giochi di ombre e luci. Mi sono fermato subito sopra le gallerie per una pausa caffè, godendomi la vista delle montagne circostanti e riflettendo sulla bellezza di quella strada e a quanto abbiano lavorato per costruirla.
Passo Duran
Dal Passo San Boldo, mi sono diretto verso il Passo Duran. La strada era un sogno per ogni motociclista: curve dolci, asfalto perfetto e panorami spettacolari sulle Dolomiti Bellunesi. Ogni chilometro percorso aumentava il mio senso di libertà e avventura, come sempre. Al Rifugio San Sebastiano ho fatto una sosta per il pranzo. I canederli e la polenta con funghi erano deliziosi e mi hanno dato l’energia necessaria per proseguire il viaggio, forse di energia ne avevo ancora ma la scusa per assaggiare i piatti locali mi ci vuole sempre. La serenità del luogo, accompagnata dal suono del vento tra gli alberi, mi ha fatto sentire in pace con il mondo.
Passo Staulanza
Il viaggio è proseguito verso il Passo Staulanza. La strada, circondata da foreste di abeti e prati alpini, era pura poesia per me. Ogni curva rivelava nuovi scorci di natura incontaminata. La vista sul Monte Pelmo, con le sue cime maestose che si stagliavano contro il cielo azzurro, mi ha regalato un momento di pura contemplazione.
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Passo Giau
L’ultima tappa della giornata è stata il famoso Passo Giau. Questo passo è stato il culmine del mio viaggio. I tornanti spettacolari e le viste panoramiche sulle Dolomiti Ampezzane mi hanno lasciato senza fiato. Ogni curva era un nuovo quadro, con le montagne che si stagliavano imponenti contro il cielo. Mi sono fermato al Rifugio Passo Giau per un caffè, seduto sulla terrazza ad ammirare il panorama e riflettere sulla straordinarietà di questo itinerario.
Arrivo a Cortina d’Ampezzo
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Il mio viaggio è terminato a Cortina d’Ampezzo. Dopo una giornata intensa, mi sono rilassato con un aperitivo in uno dei bar del centro, condividendo storie e risate con altri viaggiatori incontrati sul psoto. La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo e le eleganti vie del centro mi hanno accolto con il loro fascino. La sera, ho cenato al Ristorante El Toulà, gustando tagliolini al tartufo e filetto di cervo con salsa ai frutti di bosco, che vi consiglio.
Questo viaggio attraverso i passi dolomitici del Veneto è stato un’esperienza indimenticabile, un itinerario molto semplice ma che offre sempre molto sotto l’aspetto emozionale. Le strade, i paesaggi e la sensazione di libertà hanno reso ogni momento speciale. E’ arrivata l’ora di un pò di riposo, domani mi aspetta il la valle di Cadore.
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